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08 giu
2020

Dal Sesterzio al Bitcoin. Vecchie e nuove dimensioni del denaro

 

A cura di Angelo Miglietta e Alberto Mingardi

Ci sono cose che diamo per scontate, che innervano la nostra vita con la indiscutibilità dei fenomeni naturali. Come il denaro, per dirne una. Risulta ovvio che per acquisire un bene, accedere a un servizio, si paghi. In moneta sonante. L’idea di denaro è talmente radicata, che la diamo per ovvia anche ora che la sua materialità svanisce a vista d’occhio: altro che moneta sonante, tra bancomat e bonifici, carte di credito e bitcoin, l’uso di soldi si va facendo sempre più episodico e marginale. Eppure l’idea di denaro permane ovvia e indiscussa al di là della forma, o non forma, che assume.

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