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07 giu
2023

Crypto Crime Report 2023

 

Il Crypto Crime Report 2023 è senza dubbio un report molto interessante per capire l’entità di questo fenomeno. Dr. Turati, Lei ha scritto la prefazione della traduzione italiana, qual è stato il volume delle transazioni illecite nel 2022?

Il 2022 si è rivelato un anno di un certo interesse per la ricerca criptocriminologica di cui Chainalysis è senza dubbio il principale player mondiale. Nel suo consueto e corposo Report annuale in Materia, l’ente ha delineato alcune linee guida che tracciano un disegno piuttosto definito del fenomeno. L’anno passato ha visto il volume delle transazioni illecite aumentare rispetto al 2021 e raggiungere il suo picco sterico a quasi 21 miliardi di Dollari. Quasi la metà delle transazioni illecite è risultata proveniente da attività associate a entità sanzionate dall’Ofac. Fra queste, parte rilevante sono state ricondotte alla russa Garantex, exchnage criptovalutario che ha tuttavia potuto continuare ad operare impunemente proprio per la sua allocazione geopolitica.

Diamo qualche numero: che aumento c’è stato di attività illecite e che canali utilizza la criminalità organizzata?

I fondi rubati hanno in particolare visto un aumento del 7% su base annua mentre la quota di tutte le attività di criptovaluta associate alle attività illecite ha registrato un incremento per la prima volta dal 2019, raggiungendo lo 0,24% dallo 0,12% del 2021 in presenza di un’attività criptofinanziaria in generale ha subito un cospicuo calo. Resta in ogni caso il fatto che la Criminalità organizzata limita molto l’utilizzo dei canali “cripto” per perpetrare i propri crimini finanziari, conscia che quello che passa su una Blockchain resta comunque indelebile per sempre nonostante ogni copertura si immagini di organizzare: solo una frazione, mentre per il restante continua ad adoperare i metodi tradizionali.

Il report gratuito, in lingua inglese, lo trovate sul sito di Chainalysis.

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